Suggestioni 2024, Esito della residenza #Tesserel'arte
Foto di Francesco Gaviano, Ottovolante Sulcis, MuseoDiffuso.exe / Sant'Antioco Fondazione di Sardegna
Dopo aver ascoltato molti e variegati racconti nell'isola, ho sentito la necessità di collaborare con Sandro Caranzano, un archeologo che per anni ha guidato gruppi di viaggio attraverso i villaggi nuragici in Sardegna. Insieme, abbiamo creato una narrazione che accompagna l’esposizione dei copricapi intitolati La dama di Cartagine.
Il visitatore può indossare il copricapo come un simulacro, diventando parte del racconto stesso.
….La dama di Cartagine. La scoperta archeologica avvenne nel 1908 in un uliveto di proprietà di un piccolo coltivatore nell'entroterra di Sant'Antioco. Durante i lavori di ripulitura per la messa cultura degli ulivi venne infatti riconosciuta l'imboccatura di una piccola camera scavata nella roccia sulla cui parete esterna era ancora riconoscibile il simbolo di Tanit. La tomba, subito battezzata dalla stampa dell'epoca come Dama di Cartagine conteneva i resti di una deposizione molto deteriorata appartenuta a una donna di rango vissuta tra il V e il VI secolo a.C. Inspiegabilmente, la veste e un curioso copricapo furono rinvenuti in eccezione stato di conservazione e Identificata dagli archeologi dell'epoca come una sacerdotessa punica, per altri come una donna dell'aristocrazia cartaginese vissuta alla fine del VI secolo a.C.. Della sepoltura oggi non rimangono che pochi resti conservati oggi nei magazzini del museo Sant'Antioco. Quanto alla preziosa veste quest'ultima, a contatto con l'aria, si degradò molto velocemente fino a scomparire. Oggi ne possiamo osservare l'opera ispirata alle foto scattate all'epoca della scoperta.
ringrazio Valeria Tornù