LIVING ROOMA SPACE TO LIVE IN A TIME OF CHANGE
A cura di Andrea Lerda, Art.ur, Cuneo
Spazio, tempo e cambiamento sono le parole chiave di Living Room 2020.
Paola Anziché, Hannes Egger, Andrea Nacciarriti e Laura Renna, i quattro artisti italiani – dal profilo internazionale – che sono stati selezionati per un periodo di residenza in altrettante abitazioni del centro storico di Cuneo.

SCIAMI, 2020

https://www.art-ur.it/progetto/living-room-2020/

L’opera Sciami, ideata e prodotta nell’ambito di Living Room 2020, nasce dall’incontro tra l’attività artistica di Paola Anziché e quella di apicoltore di Marco La Dolcetta.
In un mondo globalizzato e dominato dalla dinamica della produzione industriale, l’artista concentra la propria ricerca sulle pratiche e sulle gestualità ripetitive manuali — in modo particolare quelle legate alla tessitura — attraverso le quali materie naturali, capacità creative e competenze manuali, esprimono e alimentano processi sociali, tradizioni culturali e valori ambientali.
Affascinata dal complesso mondo delle api, Paola Anziché ha sfruttato l’esperienza della residenza come opportunità per sperimentare l’utilizzo di un nuova materia naturale. L’installazione, realizzata con trame di tessuto imbevute nella cera fusa, si presenta agli occhi dello spettatore come un organismo sospeso, simile a un alveare. L’architettura di forme irregolari che la lavorazione dei materiali ha generato, è il risultato di una pratica fra tessitura e pittura che disegna sequenze di pattern, evocando le “piegature” di Simon Hantaï o i “logogrammi” di Christian Dotremont.
L’opera, realizzata nei mesi recenti in una condizione di isolamento, ha avvicinato l’artista alla riscoperta delle qualità terapiche e delle virtù benefiche che una sostanza naturale come la cera d’api possiede. Il suo profumo trasmette calore e protezione, riequilibra, conforta e aiuta ad integrare armoniosamente gli aspetti contrastanti della personalità. È a partire da questa consapevolezza che Paola Anziché ripropone l’esperienza vissuta in prima persona allo spettatore, il quale, accolto tra le maglie del lavoro, è chiamato a interrogarsi sul potere curativo della natura, sui concetti di mescolanza, di empatia e di simbiosi con altre specie.